La Causa di Canonizzazione: un processo che inizia dal cuore della gente


I milioni di pellegrini accorsi a venerare la salma di Giovanni Paolo Il sono la prova più eloquente che la Canonizzazione è un processo che inizia dal cuore della gente.

Hanno sentito che era ed è un santo, e Benedetto XVI, autorizzando l’inizio del processo di beatificazione, ha ascoltato la voce della Chiesa, la voce del popolo di Dio. Questo, in effetti, è il primo passo del cammino verso la santità: la vox populi, la fama di santità.

Per ripercorrere le fasi della Canonizzazione, ci facciamo “aiutare” proprio da Giovanni Paolo II. Dal 28 giugno 2005, da quando si è iniziato il processo canonico per la sua beatificazione e canonizzazione, egli è chiamato Servo di Dio. Questo è il titolo che il Vescovo d’origine del candidato alla canonizzazione gli conferisce, quando ritiene che ci siano fondati elementi per affermare che egli/ella ha vissuto cercando di conformarsi radicalmente al Vangelo nelle azioni e nelle parole e – per quanto è possibile intuire – nei pensieri e nei sentimenti.
 
Così è stato per la “nostra” Maria Bolognesi: la sua eredità spirituale non andò perduta con la sua morte soprattutto grazie all’azione di mons. Aldo Balduin che, insieme al vescovo emerito di Rovigo Mons. Giovanni Mocellini, iniziò la raccolta sistematica di documenti e testimonianze relative alla sua vita terrena.
 
Nel 1985, consegnando il materiale raccolto unitamente ad un suo studio sulle virtù eroiche della sua penitente a mons. Giovanni Sartori, nuovo vescovo della iocesi di Adria-Rovigo, mons. Balduin così giustificò il suo impegno:
 
“[...] Ho pensato di mettere per iscritto in modo organico, seguendo le tracce usuali in queste indagini, quanto sono venuto a sapere circa la figura spirituale della defunta. L’ho fatto per non essere incolpato di aver lasciato perire memorie di virtù non comuni, che possono recare edificazione al popolo cristiano [...]”.
 
Il 21 ottobre 1992 il Vescovo di Adria-Rovigo, Mons. Martino Gomiero, nel frattempo posto alla guida della diocesi di Adria-Rovigo, accogliendo la richiesta avanzata dal Postulatore apre formalmente il processo di Canonizzazione.
 
Terminata la scrupolosa inchiesta a livello diocesano, testimonianze e documenti raccolti nella Diocesi di origine vengono consegnati alla ongregazione delle Cause dei Santi. L’approdo a Roma, per la causa di Maria, avvenne l’11 luglio 2000.
 
Qui un esperto Relatore esamina e valuta il materiale pervenuto a Roma e soprattutto la Positio, redatta dal Postulatore; nel caso di Maria tale delicato compito fu affidato a Padre Tito M. Sartori. Dopo il giudizio positivo del Relatore, la Positio passa nelle mani di nove Teologi che valuteranno se effettivamente il Servo di Dio ha vissuto secondo il Vangelo in modo non comune. Se il parere dei Teologi è positivo, il Servo di Dio è sottoposto al giudizio di un’altra Commissione, formata da Vescovi e Cardinali. Se anch’essi sono concordi nel giudizio positivo – per
Maria ciò è avvenuto nel marzo 2012 – il Servo di Dio viene presentato al Papa, perché emetta il suo parere definitivo.
 
Dichiarando che quel Servo di Dio ha vissuto con intensità non comune le virtù cristiane e che intorno a lui c’è un’autentica fama di santità, il Papa lo indica come modello autorevole di vita evangelica: alla latina, è venerabilis, degno di essere ammirato e imitato, degno esempio, per chi voglia corrispondere alla proposta, che Dio fa a ogni uomo: «Sii santo, come lo sono io».
 
Dunque, il titolo di Servo di Dio è dato all’inizio del processo canonico dal Vescovo locale, quello di Venerabile è assegnato dal Papa al termine del lungo itinerario.  Il 10  maggio 2012 Maria Bolognesi è Venerabile.
 
A questo punto si verifica se il Venerabile abbia “compiuto un miracolo”, come si dice comunemente. In realtà, Dio solo compie miracoli: il Venerabile intercede, perché Dio ascolti ed esaudisca le preghiere di coloro che gli si sono rivolti per chiedergli di pregare anche lui il Padre, perché conceda il miracolo. Verificato – con inchiesta altrettanto severa – che si tratta di autentico miracolo, il Papa iscrive il Venerabile tra i Beati, e le persone a lui devote o la gente della sua Diocesi di origine possono pregarlo
come Beato con fiducia e imitarlo con frutto. 
 
Giovanni Paolo II, ad esempio, è stato dichiarato Beato il 1° maggio 2011, mentre ricordiamo che “a carico” della venerabile Maria Bolognesi viene riconosciuta, il 2 maggio 2013, la guarigione miracolosa di Marco, all’epoca un bimbo di ventisette mesi!
Maria Bolognesi è Beata.
 
p.s. 
Quando il Beato farà almeno un altro miracolo, accertato come tale dalla Chiesa, il Papa lo proclamerà Santo,
cioè lo indicherà – a tutta la Chiesa – come un modello di cristiano, cui ci si può rivolgere con devozione.
 

- La Causa di Canonizzazione
- Fonte : redazione BMB
inserito il 04 ago 2013 (1013)
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