il convalescenziario


Nel novembre del 1969, con il provvidenziale aiuto di generosi benefattori, la Beata dette avvio al progetto che da molti anni aveva in cuore: la costruzione di un convalescenziario per i suoi assistiti a Rovigo, in via Giovanni Tasso. La realizzazione di quest’opera comportò per Maria, fin dall’inizio, ogni sorta di difficoltà, incluso un contenzioso con l’impresa costruttrice che dovette essere affrontato per vie legali. Nel luglio 1971, la Beata poté finalmente trasferirsi nella nuova casa, insieme a Zoe Mantovani e a Rita Bassan. La sua attività dovette tuttavia ridursi progressivamente per l’ingravescenza delle tante malattie da cui era affetta, specialmente la cardiopatia reumatica che, proprio nel 1971, esitò in un grave infarto. Ne seguirono anni di infermità che ella seppe vivere con generosità e letizia, nonostante le tante incomprensioni e ostilità. Man mano che le sue forze dimi­nuivano, gli amici seppero mantenere la rete caritativa di cui ella era stata artefice.


- Fonte : redazione BMB
inserito il 02 lug 2013 (687)
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